che ha passato un pomeriggio a scrivere una poesia con la pastina al farro]
su una tela dipinta di azzurro chiaro.
che una volta era così felice di avere passato indenne un capodanno]
che si è messa a ballare per la stanza
è scivolata e si è rotta un piede
e la sua felicità -anche al pronto soccorso- non è scemata minimamente.]
che tiene una lavagna sotto il letto
dove scrive tutte le bugie che dice
a chi le dice e la data
e ogni mattina si ripassa lo schema generale.
che cerca di salvare i cuccioli di scarafaggio.
che mantiene sempre il patto narrativo
e così non può guardare i film dell’orrore
e neanche andare al luna park nel castello della paura.
che si è colorata un paio di paperine con lo spray argento
poi le ha indossate ed è uscita
e la sera a casa aveva i piedi completamente luccicanti
due stelle brillanti nella via lattea
e la notte non ha dormito
per paura di morire intossicata dalla vernice.
che (molto tempo fa) ha ucciso alcuni pulcini stringendoli troppo forte]
e ha fatto saltare la dentiera a sua nonna materna
con un “bacio con rincorsa”.
che se le racconti qualcosa di vagamente ripugnante
o se sente un odore troppo forte
è capace di vomitare all’istante.
che -grappa&vinci grappa&vinci grappa&vinci-
da sempre le piace ubriacarsi
e farsi invitare a cena
da chiunque
ad ogni latitudine
in qualsiasi tipo di ristorante.
che la cosa di cui ha più bisogno
è l’abbraccio
la comprensione
il “sì” del mondo.
quindi, perfavore:
sciacquati la bocca prima di parlare.
e fammi volare. se ci riesci.
Francesca Genti
niente male,queste sensazioni raggruppate una dopo l'altra nella poesia....procede dolce e spedita!!